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Cos’è il Pagerank e come influenza (ancora) il posizionamento SEO su Google
Il Pagerank è uno dei parametri per definire il posizionamento di un sito web su Google. In passato era sicuramente una delle metriche più utilizzate per determinare il valore del sito web e dei link in uscita da quel dominio. E chi ha ancora un po’ di vecchia memoria ricorda sicuramente la barretta verde del browser che misurava il tutto con una scala da 0 a 10. Gli aggiornamenti avvenivano ogni 3 mesi.
Chiaramente, un sito web appena pubblicato ha come valore il minimo assoluto mentre lo stesso Google era (forse) l’unico portale che poteva far bella mostra del fatidico Pagerank 10.
Ma tutto questo è utile oggi? Possiamo inserire il Pagerank ancora tra le metriche SEO utili per valutare la bontà di un sito web? Ecco cosa devi sapere per affrontare al meglio questo tema.
Indice dei contenuti
Cos’è il Pagerank, una definizione
Il Pagerank – parola composta da Page e rank ovvero classificazione – è un algoritmo matematico ideato dai fondatori di Google per ordinare i siti web inseriti nel motore di ricerca. Larry Page (sì, da qui deriva il nome Pagerank) e Sergey Brin hanno sviluppato il tutto presso la Stanford University.
Lo hanno fatto usando i collegamenti ipertestuali. Come funziona questa struttura? Iniziamo a sottolineare che, nel documento di presentazione ufficiale, il Pagerank viene definito come
“An objective measure of its citation importance that corresponds well with people’s subjective idea of importance. Because of this correspondence, PageRank is an excellent way to prioritize the results of web searches”.
infolab.stanford.edu
Per riassumere, il Pagerank misura il valore di una pagina web in base a quantità e qualità dei link. Più è alto il PR di una pubblicazione, maggiore sarà il benefit che riceverà un dominio quando ottiene un backlink. Non è difficile immaginare che in passato i SEO erano molto legati a questa metrica – basata su una scala algoritmica – che poteva essere usata anche come compravendita di link in ingresso.
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Come funziona e si calcola il Pagerank
In passato c’era solo la barretta verde della Google Toolbar che dava indicazioni rispetto alla presenza di un valore che andava da 0 a 10. Dietro questa indicazione, però, si nasconde un calcolo raffinato.
Come funziona Google in questo caso? Si passa dal considerare il semplice numero di link ricevuti al valore che il singolo collegamento ha, in modo da non appiattire tutti i backlink sullo stesso piano. Il calcolo del Pagerank viene espresso da una formula pubblicata nel già linkato documento ufficiale.
PR(A) = (1-d) + d (PR(T1)/C(T1) + ... + PR(Tn)/C(Tn))
Il PR della pagina A è dato dal valore di tutte le pagine che vanno da T1 a Tn in relazione al parametro d. Ovvero è un fattore di smorzamento fissato a 0,85. In buona sintesi, senza addentrarci troppo nei dettagli della formula algoritmica del Pagerank, possiamo dire che questa metrica non valuta semplicemente la quantità dei link normalizzando il numero di collegamenti in una pagina.
Piuttosto, dà valore alle pagine web valutando il suddetto smorzamento. Ovvero, il Pagerank viene trasmesso solo in parte dalla pagina A a tutte quelle che ricevono link. Questo processo di link juice – il flusso di Pagerank che attraversa i siti web – viene descritto dall’immagine di polemicdigital.com.
Come posso scoprire il Pagerank del sito?
Esistono ancora dei Pagerank Checker ma il 6 dicembre 2013 è stata l’ultima che è stato registrato un aggiornamento all’interno Google Toolbar. In sintesi, vale ancora la necessità di portare avanti un lavoro di comprensione e analisi delle logiche del Pagerank senza fossilizzarsi sul numero puro e semplice.
Tutto ciò è ancora valido per la SEO?
Molti SEO hanno abbandonato l’interesse per questo valore dato che, nel 2016, Google ha annunciato di non aggiornare più la barretta verde del browser con il relativo valore da 0 a 10. Questo perché c’è stata un’attenzione morbosa da parte degli esperti SEO verso il valore in senso stretto.
Il PR veniva usato per creare un mercato di link da vendere e scambiare, si classificavano i siti web e si puntava verso obiettivi sempre più distanti da quelli che Google ha cercato di promuovere. Ovvero la creazione di contenuti di qualità. Ma perché continuare a preoccuparci di questo elemento?
Non è morto: Google non lo sbandiera più ai quattro venti il suo valore – e diversi Tool come SeoZoom e SEMrush hanno provato a creare delle metriche alternative – ma resta un elemento decisivo del posizionamento SEO. Per comprenderne il valore, però, dobbiamo capire cosa determina il Pagerank.
4 elementi che influenzano questo valore
Abbiamo detto che per avere un Pagerank elevato devi ottenere tanti link di qualità. Ma è solo questo il punto? Bisogna lavorare con la link building? Questo è uno degli aspetti, vediamo come possiamo ottimizzare il nostro rapporto con il Pagerank oggi. Proprio perché non è una metrica scomparsa ma è ancora uno dei fattori di posizionamento SEO da valutare in un buon lavoro di audit.
Link della pagina
Di sicuro l’equilibrio dei link che arrivano ed escono in una pagina web aiutano a determinare il valore del Pagerank. Abbiamo già considerato l’importanza dei collegamenti che puntano verso il dominio ma bisogna valutare un altro fattore: all’interno di una pagina web i link hanno un valore differente.
Questo si verifica in base alla posizione, se si trovano in aree secondarie e meno cliccate queste menzioni hanno un valore più basso. Ovviamente un altro elemento che caratterizza in modo sostanziale questo equilibrio è la presenza di tag nofollow che neutralizza qualsiasi influenza SEO.
Storia del dominio
Un sito web con una storia decennale ha più opportunità di maturare un buon profilo link. E aumentare così il Pagerank. In questi casi è importante avere menzioni variegate, con anchor text in grado di apparire come frutto di un lavoro naturale. Avere link sempre dagli stessi portali non è un buon modo di lavorare e i domini con una storia lunga riescono a soddisfare le esigenze di questo punto.
Qualità dei contenuti
I fattori che determinano il PageRank di Google sono in evoluzione. Il numero e la qualità di inbound link sono fattori direttamente collegati con un valore alto ma puoi fare anche altro per influenzare questo parametro. La qualità dei contenuti è sicuramente uno dei punti da prendere in considerazione.
Se non altro perché in questo modo puoi aumentare le probabilità di ottenere link in entrata naturali. Che poi, alla fine, è l’unico modo ammesso da Google per non rischiare penalizzazioni. La qualità dei contenuti può essere collegata anche al lavoro svolto in termini di link interni. Infatti, questi collegamenti consentono al juice del Pagerank di raggiungere ogni pagina web e distribuirsi in modo omogeneo.
Rilevanza del settore
Non basta essere proprietario di un sito web con buoni propositi. Devi anche diventare un’istituzione nel tuo settore di riferimento. O meglio, puoi confermare che i tuoi contenuti siano rilevanti anche rispetto a quella prospettiva nota come SEO semantica in cui Google può trovare pagine rilevanti.
Anche se non includono i termini di ricerca della query, penalizzando i contenuti duplicati – magari con continue ripetizioni di keyword – e valorizzando quelli scritti bene. Tutto questo può diventare un valore.
Da leggere: cannibalizzazione SEO dei contenuti
Dobbiamo ancora misurare il Pagerank?
Sì, lo possiamo considerare a tutti gli effetti un parametro utile per capire come funziona la ricerca di Google. Una buon lavoro di analisi deve tener presente questo aspetto senza, ovviamente, ricadere nella frenesia del passato in cui il Pagerank era l’unico elemento da considerare.
Domain Authority, Zoom Authority e altre metriche proprietarie cercano di riempire un vuoto che non è tale. Manca l’aggiornamento numerico. Ma il Pagerank è vivo e vegeto e deve rientrare nel SEO audit.
Mirko Ciesco
Web Performer
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Sono esperto in web performance, ottimizzo la SEO tecnica e miglioro l’usabilità dei siti internet attraverso la web analytics. Creo strategie vincenti partendo dai problemi delle Startup e delle aziende. Infine tengo corsi personalizzati online e in tutta Italia con la mission di rendere il web un posto migliore.