Pubblicato il
Analisi della concorrenza, come e perché farla al meglio

L’analisi della concorrenza è quel passaggio indispensabile di ogni attività legata al marketing online e offline. Non c’è differenza, è sempre importante avere un punto di riferimento esterno per capire cosa succede oltre i tuoi confini. Muoversi al buio, senza sapere se i competitor hanno già mosso alcuni passi virtuosi o meno, vuol dire perdere di vista l’obiettivo. Ovvero ottimizzare ogni passaggio utile.
Tu vuoi raggiungere il cliente, e la conversione. Ogni processo di marketing online e offline si basa su alcuni pilastri come l’analisi del target, la definizione del core business e della mission aziendale.
Ci sono altri aspetti di una pianificazione ben strutturata ed efficace che hanno un profilo strategico decisivo, tra questi ricordiamo l’analisi dei competitor. Ecco cosa devi sapere su questo tema.
Indice dei contenuti
Cos’è l’analisi della concorrenza
L’analisi della concorrenza è un passaggio strategico per capire come si muovono le aziende, le organizzazioni o i liberi professionisti che operano nel tuo stesso settore. In questo modo è possibile avere delle indicazioni rispetto a obiettivi da raggiungere e dei parametri di riferimento da superare.
Non a caso l’analisi della concorrenza spesso si fonde con il lavoro di benchmark, ovvero il confronto con i principali competitor impostando metriche per confrontare l’evoluzione del lavoro svolto.
Da leggere: come migliorare le buyer personas
Perché è importante questo passaggio
L’analisi della concorrenza è fondamentale per studiare i competitor. Questo ti permette di ottimizzare la tua strategia aziendale sotto tutti i punti di vista, anche per la tua presenza online ma non solo.
Studiare in profondità i competitor porta diversi vantaggi. In primo luogo puoi evitare errori commessi da altre realtà e scoprire le debolezze dei concorrenti da sfruttare. Ma anche filoni o nicchie di mercato che altri brand stanno iniziando a presidiare con successo. Monetizzando il proprio impegno.
Purtroppo ci sono anche dei nodi da evitare: in molti casi l’analisi della concorrenza vien vista solo come un modo per scoprire cosa fanno i concorrenti e spiare i competitor in modo da copiare idee e soluzioni interessanti. Ma sopperire a mancanze di inventiva e iniziativa in questo modo è da evitare.
Come fare analisi della concorrenza
Devi individuare i competitor da inserire nelle tue liste di analisi, selezionando quelli che condividono il tuo stesso settore. Poi devi raccogliere informazioni su questi nomi in modo da ottenere quanti più dati possibile per fare una cernita, capire cosa vale la pena considerare e analizzare.
Avere tanti dati a disposizione è importante ma le analisi si possono fare solo se c’è selezione. Il confronto e la riflessione sulle informazioni a disposizione, ottenute durante la raccolta dei dati, si può effettuare con dei template Excel: un esempio è quello che trovi proprio sul sito di Hubspot.
Uno dei principi fondamentali è quello di portare il risultato in un’analisi SWOT, ovvero una matrice per mettere in relazione punti di forza e di debolezza, opportunità e minacce. Questi ultimi punti sono legati a fattori esterni rispetto all’azienda e trovano riscontro nell’analisi strategica della concorrenza.
Grazie a quest’operazione, infatti, posso scoprire eventuali punti che possono minacciare il mio predominio in un settore ma posso anche individuare punti deboli della concorrenza per trovare spazio in una nicchia profittevole. Tutto questo è fondamentale per emergere e monetizzare.
Quali aspetti analizzare dei competitor?
Ci sono diversi modi di gestire un’analisi della concorrenza. E puoi mettere sotto la lente d’ingrandimento elementi differenti, sia generici che specifici. In linea di massima, e in base alle esigenze di un percorso con una buona propensione verso il digitale e le web performance, possiamo svolgere un’analisi dei competitor basando la ricerca, la raccolta dati e la riflessione su alcuni punti.
SEO
Uno dei primi parametri da mettere in risalto quando si vuole fare una buona analisi della concorrenza: la SEO. Ovvero il posizionamento sui motori di ricerca. Il lavoro si svolge grazie a tool avanzati come SEOzoom, Semrush, Majestic e Ahrefs (solo per fare qualche nome). L’obiettivo è quello di capire come lavorano i competitor, dove si sono guadagnati risultati nella serp e in quali sedi puoi combatterli.
Oppure puoi lavorare in modo strategico e usare l’analisi SEO in chiave Oceano Blu (riprendendo il noto libro di tattica e strategia di vendita): scopri dove vanno forte i concorrenti e dove frenano. Per poi evitare lo scontro nella prima area e conquistare posizione proprio dove vengono meno.
C’è uno strumento da mettere in evidenza? Molto utile la funzione di alcuni tool SEO che consentono di mettere a confronto due domini per individuare il GAP di keyword e le sovrapposizioni.
Puoi individuare le aree in cui due siti web concorrenti si incrociano e altre che si sviluppano in modo differente. Così puoi decidere come muovere la tua attività di keyword research e content marketing.
ADV
Sempre gli stessi tool – in particolar modo Semrush che si presenta come una piattaforma che non si limita al lavoro SEO ma abbraccia anche la SEM – possono aiutarti a creare analisi delle keyword usate per investire in Google Ads. In questo modo puoi capire dove e come entrare in competizione.
Grazie a questi strumenti di analisi puoi monitorare il panorama competitivo in termini di PPC e quali scelte fanno i tuoi concorrenti. Scopri i nuovi rivali nel mondo della pubblicità online e ti confronti con quelli che già conosci per anticipare le mosse. Come sempre, senza copiare tecniche e strategie.
Vogliamo includere le newsletter nella pubblicità? Allora hai bisogno di un tool specifico che si chiama Mailcharts.com, la sua funzione è quella di monitorare il lavoro di email marketing svolto dai concorrenti. Così puoi capire dove e come migliorare il tuo invio di DEM e newsletter.
Recensioni
Anche le recensioni devono essere monitorate perché con questo strumento puoi ottenere delle informazioni sostanziali sui punti deboli dei tuoi competitor. Se riesco a individuare un nodo dolente, ribadito più volte dai clienti, posso rafforzare il mio brand proprio su quel fronte.
Lo stesso vale per le lodi lasciate ad altri brand: puoi usare questi spunti per capire cosa manca nel tuo lavoro. O cosa può essere ottimizzato. In questi casi consiglio di utilizzare Google Alert per monitorare eventuali citazioni del nome brand. Se cerchi tool per analisi della concorrenza in grado di tracciare più in profondità il web puoi utilizzare Talkwalker che lavora bene che nei forum e nei social network.
Ecommerce
Altro aspetto fondamentale per l’analisi della concorrenza riguarda il lavoro che si svolge ogni giorno per l’ottimizzazione dell’ecommerce. Chi ha un sito pensato per vendere online deve tenere sotto controllo ogni dettaglio dei concorrenti e, in particolar modo, i prezzi. Questo non è un dettaglio.
Il pricing è un pilastro della strategia di marketing: per essere concorrenziale devi tenere sotto controllo le variazioni dei prezzi imposti dai tuoi colleghi, in modo da impostare una strategia.
Ad esempio, se molti decidono di abbassare il costo di un prodotto tu puoi reagire di conseguenza. E decidere di alzare. Come mai? Semplice, vuoi posizionarti come prodotto di gamma elevata, di fascia alta. Per farlo devi alzare il prezzo e devi sempre sapere quando farlo e come comunicare.
Ci sono tool di analisi concorrenza adeguati a questo lavoro? Sicuro, puoi usare visualping.io che ha anche una versione gratuita ma con qualche limite. Però puoi monitorare non solo i cambi di prezzo: hai sotto controllo con gli alert i cambiamenti di qualsiasi elemento della pagina web.
Tool di analisi per Instagram e Facebook
Ho già citato diversi strumenti per monitorare e tenere sotto controllo le attività della concorrenza. Esistono anche tool di analisi per Instagram e Facebook? Certo e sono anche molto richiesti.
Per Twitter esistono numerosi strumenti – Hootsuite e Tweetdeck – che ti aiutano a scoprire cosa fanno i competitor, ma i social che fanno parte del grande gruppo Meta sono sempre difficili da osservare. Per questo si usano tool professionali, a pagamento, come Sociality.io, Sproutsocial.com e Onlypult.com.
Per Instagram uno dei migliori tool per analizzare profili è Not Just Analytics.
Da leggere: analisi e monitoraggio dei KPI
Vuoi un’analisi della concorrenza?
Mi sembra un buona idea investire in questo settore. Troppi brand continuano a muoversi senza sapere cosa succede oltre il proprio sito web, la propria pagina Facebook, il proprio profilo Instagram.
La verità è questa: succede tanto. Vuoi scoprirlo per dare maggiori opportunità di crescita al tuo brand e misurare insieme le metriche di confronto per impostare un ciclo di Deming continuo rivolto al miglioramento delle performance?
Mirko Ciesco
Web Performer
Mi piace raccogliere dati dai siti per comprendere come portarli ad un livello superiore! 🚀
Sono esperto in web performance, ottimizzo la SEO tecnica e miglioro l’usabilità dei siti internet attraverso la web analytics. Creo strategie vincenti partendo dai problemi delle Startup e delle aziende. Infine tengo corsi personalizzati online e in tutta Italia con la mission di rendere il web un posto migliore.