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Come usare la Search Console per migliorare le prestazioni del tuo sito web

La Search Console di Google è una piattaforma gratuita che puoi usare per correggere errori e migliorare le prestazioni di un sito. Nella dashboard trovi i rapporti del vecchio Webmaster Tool rinnovati e migliorati, ma ci sono anche strumenti nuovi. Obiettivo: migliorare la tua presenza online.
Con la Search Console (concorrente del Bing Webmaster Tool) puoi correggere errori di indicizzazione, migliorare il posizionamento delle pagine web per le query che ti interessano, suggerire risorse obsolete e forzare il passaggio del crawler di Google. Insomma, c’è tanto da sfruttare su questo tool.
Abbiamo deciso di estrapolare una serie di punti interessanti per chi ha a cuore l’ottimizzazione SEO e il miglioramento delle performance in termini di caricamento e prestazioni delle pagine web.
Indice dei contenuti
Breve introduzione: come si accede
Prima di scoprire le funzioni più interessanti per chi lavora con l’ottimizzazione dei siti web è giusto ricordare che per entrare nella Search Console di Google bisogna aggiungere la proprietà del proprio sito web. Questo si può fare in diversi modi, come suggerisce la guida ufficiale di Mountain View:
- Caricamento di un file HTML sul sito web.
- Inserimento di codice nella sezione head.
- Aggiunta di un record DNS nel provider.
- Codice di monitoraggio Google Analytics.
- Snippet suggerito attraverso Tag Manager.
Dato che l’uso di Google Analytics è (quasi) universale conviene fare il check attraverso questo metodo, in modo da associare le due piattaforme. Verificare la proprietà del dominio nella Search Console è il primo passo per il tuo percorso di miglioramento grazie ai dati che vengono estrapolati dal tool.
Da leggere: cosa fare quando hai un sito WordPress lento
Strumenti per l’ottimizzazione SEO
Caricare la sitemap xml, monitorare link interni e in entrata, verificare eventuali penalizzazioni: ci sono diverse soluzioni che puoi usare per la gestione e l’ottimizzazione SEO del tuo sito web. Tra le varie utility proposte, molte già presenti nel Webmaster Tool e migliorate, credo che sia giusto portare l’attenzione su tre elementi.
Stato della copertura dell’indice
Vuoi scoprire risorse non indicizzate, errori soft 404, pagine non trovate e con canonical non ottimizzato? Devi dare uno sguardo al rapporto sulla copertura dell’indice. Importante notare e studiare la sezione dedicata alle pagine escluse, cercando di prendere nota del motivo per cui avviene.
E soprattutto se è un’azione voluta. Molto importante la nota che ti suggerisce la mancata indicizzazione per robots.txt. Così se ci sono problemi ed errori di impostazione puoi subito intervenire. E risolvere.
Rapporti sul rendimento e Discover
Questa è la sezione più interessante per chi si occupa di search engine optimization, content marketing e SEO copywriting. Qui puoi trovare i dati relativi al posizionamento delle pagine web e alle performance ottenute sul motore di ricerca. In particolar modo puoi organizzare dati su:
- Impression, frequenza con cui appari.
- Click al sito provenienti dalla SERP.
- Posizione media nei risultati di ricerca.
- Contenuti multimediali su Google.
- Dispositivi utilizzati per trovarti.
- Paese in cui appare il tuo risultato.
Questo è solo un assaggio. Il sistema che permette di attivare filtri, includendo ed escludendo valori, consente di estrapolare dati preziosi. Che puoi usare per capire come ottimizzare il lavoro di web copywriting.
La possibilità di scaricare in formato Excel e ampliare o ridurre il tempo dell’analisi trasforma la Search Console in un SEO tool potente per prendersi cura dei contenuti del proprio sito. Così è facile capire cosa si posiziona bene e come migliorare i vecchi articoli di un blog (per fare un esempio).
Search console e controllo URL
Di sicuro è uno dei SEO tool più importanti e usati. A cosa serve? Nel momento in cui pubblichi una pagina web o fai delle modifiche alle tue risorse puoi inserire l’URL in questo form e avviare una scansione.
Come funziona? La Search Console analizza la pagina, mostra una serie di informazioni (anche status code) e ti suggerisce un’azione: re-indicizzare la pagina. In questo modo forzi lo spider su ciò che hai pubblicato o modificato per registrare le modifiche. E ottenerle in tempo reale nella serp.
Questo funziona bene per le singole pagine, se vuoi attivare una submit generale del sito per consentire a Google di analizzare tutto il portale conviene fare sempre un’introduzione della sitemap rigenerata.
Per approfondire: fai una scansione del tuo sito con Screaming Frog
Analisi e web analytics del sito web
Oltre all’ottimizzazione pura e semplice del portale, in relazione alla SEO e al posizionamento sui motori di ricerca, la Search Console di Google offre diversi strumenti per il miglioramento delle performance e per ottimizzare il lavoro della web analytics. Quali sono i tool in questione che puoi utilizzare?
Rapporto di velocità e search console
Questa sezione (al momento ancora in fase sperimentale) consente di analizzare il rendimento delle pagine web in termini di velocità . Come ben sai questo è uno dei parametri fondamentali per ottenere un buon risultato, sia in termini di posizionamento SEO che per l’esperienza dell’utente. Ecco un esempio chiaro:
Ma come si articola questo rapporto? Quali sono i passaggi da approfondire per avere un quadro della situazione? La Search Console di Google fa un’analisi completa del sito e divide i risultati in tre sezioni:
- Veloci.
- Moderate.
- Lente.
Per ogni categoria hai il numero di pagine che vengono etichettate in base al rendimento. Ovviamente, nei casi negativi, ci sono indicazioni per cui una risorsa è stata evidenziata. Il tutto condito con eventuali soluzioni.
Core Web Vitals e user experience
Il concetto di Core Web Vitals tenta di superare l’idea di semplice miglioramento della velocità di caricamento pagina per puntare verso un concetto completo di user experience.
Osservare questi dati sulla Search Console è un passaggio essenziale. Oggi questo è possibile grazie a un report che lavora per gruppi di URL e consente di monitorare:
- LCP: tempo per visualizzare l’elemento più grande dell’area che si sta cercando di caricare. Di solito parliamo di un’immagine o un video. Il Largest Contentful Paint è considerato un elemento decisivo per analizzare i tempi di caricamento di una pagina.
- RPI: tempo che passa tra la prima interazione con la pagina e il momento in cui il browser risponde. In pratica, cerchiamo di capire quando una pagina web diventa realmente interattiva e utile ai fini della soddisfazione utente. Quindi, andiamo oltre il semplice concetto di velocità di caricamento.
- CLS: variazione layout cumulativa, come cambia il layout della pagina durante il caricamento. Un concetto ancora più interessante che fa capire come Google cerchi di superare l’idea di una pagina web solo veloce. Deve essere anche chiara e il suo caricamento non deve confondere l’utente.
Se trovi problemi rispetto ai valori Core Web Vitals per alcuni URL puoi andare nel Pagespeed Insight o in Lighthouse per analisi approfondite volte alla risoluzione dei punti. Ricordiamo che dal 2021 i parametri del Core Web Vitals saranno inseriti tra i fattori di ranking, quindi sarà ancora più importante monitorare via Search Console questi punti.
Web Light: le pagine più leggere
Il motore di ricerca tende a mostrare risultati veloci a chi presenta connessioni lente. In particolar modo, quando le condizioni sono particolarmente avverse il motore di ricerca converte la risorsa di un sito web in una versione ottimizzata. È una pagina Web Light, che secondo il sito del support.google.com:
“Viene caricata quattro volte più velocemente rispetto alla pagina originale e con l’80% di byte in meno. Dato che queste pagine vengono caricate molto più velocemente, abbiamo riscontrato il 50% in più di traffico verso queste pagine”.
Come analizzare quest’aspetto attraverso la Search Console di Google? Apri i già citati risultati sul rendimento. Nella sezione aspetto nella ricerca (vale a dire come si presenta la pagina nella serp) puoi trovare una voce specifica. Quella dedicata ai risultati Web Light da cui estrapoli:
- Click.
- Impression.
- Posizione media.
- CTR
Dai vari filtri puoi cambiare il ventaglio temporale, ma aggiungere parole chiave per avere risultati specifici. In sintesi, grazie a questo tool puoi ottenere informazioni sul caricamento di queste risorse così importanti per chi non ha una connessione performante. Ma anche per chi vuole un sito web sempre pronto.
Posso fare un confronto tra pagine Web Light e normali? Devi usare WebPageTest. Questo tool – che rientra nella categoria degli strumenti per controllare il tempo di caricamento – propone un confronto tra una pagina Web Light e una non transcodificata e quindi ottimizzata per connessioni lente.
Per avviare il test basta inserire l’URL nel form che trovi nella home page www.webpagetest.org. A questo punto puoi avviare il check e ottenere il risultato che mostra come appare la pagina HTML e la versione ottimizzata da Google: hai l’immagine e il video con i relativi tempi di caricamento.
Cliccando sul link di approfondimento puoi avere una specifica delle varie sezioni e dei possibili punti da migliorare. Proprio come avviene per il Pagespeed Insight e GTmetrix. Anche se questo tool offre diverse opzioni per decidere connessione e supporto per emulare i tempi di caricamento.
Da leggere: come e quando fare restyling del sito
Search Console di Google: indispensabile?
Sì, non c’è altro da aggiungere. Se conosci come funziona la ricerca di Google e vuoi lavorare bene con il tuo sito web hai bisogno di un accesso alla Search Console per monitorare aspetti come il posizionamento, l’indicizzazione , ovviamente, la velocità di caricamento. Insieme a Google Analytics è una delle soluzioni imprescindibili per valutare un sito web.
Tag: Strumenti per il web
Mirko Ciesco
Web Performer
Mi piace raccogliere dati dai siti per comprendere come portarli ad un livello superiore! 🚀
Sono esperto in web performance, ottimizzo la SEO tecnica e miglioro l’usabilità dei siti internet attraverso la web analytics. Creo strategie vincenti partendo dai problemi delle Startup e delle aziende. Infine tengo corsi personalizzati online e in tutta Italia con la mission di rendere il web un posto migliore.