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Infinite scroll, cos’è e quali sono i vantaggi ma anche i problemi SEO

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Infinite scroll, cos’è e quali sono i vantaggi ma anche i problemi SEO

L’infinite scrolling – noto come scrolling infinito – è una delle tecniche più utilizzate per visualizzare contenuti nelle tassonomie. Potrebbero essere schede prodotto di un ecommerce in un tag, post di un blog o articoli di un magazine tematico nelle rispettive categorie. In ogni caso l’infinite scroll è decisivo.

Di base l’organizzazione degli elementi in un archivio è affidato alla paginazione, un sistema che permette di dividere la lista in archivi con lo stesso numero di elementi organizzati in ordine crescente.

Alla base di queste risorse c’è una lista di numeri ed elementi di navigazione linkati per permettere all’utente e allo spider del motore di ricerca di raggiungere le varie sezioni. Tutto molto logico. Ma allora perché ipotizzare una soluzione differente? Ed è veramente giusto puntare sull’infinite scroll?

Cos’è e a cosa serve l’infinite scrolling

Con questo termine intendiamo una funzione in grado di caricare automaticamente i contenuti senza richiedere azione da parte dell’utente. Ad esempio, se vado sulla pagina web di un grande magazine online o su uno dei tanti social network posso utilizzare questa soluzione. Con lo scorrimento infinito non c’è un pulsante per caricare altri post o per scorrere verso altre pagine.

Tutto si muove grazie a un JavaScript che si attiva nel momento in cui l’utente arriva in un determinato punto della pagina mentre gli altri contenuti vengono caricati automaticamente in background.

Il motivo per cui si punta verso l’infinite scrolling? Coinvolgere bene l’utente nella lettura online, ed è questa la principale differenza rispetto ad altri metodi per l’organizzazione dei contenuti.

Da leggere: cannibalizzazione SEO dei siti internet 

Differenza con altre strutture organizzative

Abbiamo sottolineato la caratteristica base dell’infinite scrolling: il lettore arriva a un determinato livello della pagina, si attiva solitamente una rotella di loading e si caricano nuovi elementi nella lista. Senza alcuna azione da parte del pubblico. La paginazione standard è quella che presenta numeri e frecce.

esempio paginazione

Come funziona questo sistema? Di solito ci sono le prime pagine dell’archivio linkate e uno strumento per muoversi avanti e dietro. Quando sono numerose, si presentano dei puntini sospensivi e il collegamento all’ultima. Esiste una soluzione intermedia tra questi sistemi: load more.

Cosa avviene in questo caso? Non c’è la paginazione alla fine della lista ma un pulsante che, se cliccato o selezionato via smartphone, consente di mostrare nuovi post, articoli o schede prodotto.

Vantaggi e svantaggi dell’infinite scrolling

Come puoi ben immaginare, una soluzione così radicale può essere fonte di diverse riflessioni dal punto di vista dei pro e dei contro. Ci sono gli integralisti del design e dell’UX, insieme agli esperti SEO, che spingono verso la paginazione ordinaria. Gli avanguardisti e i rivoluzionari, invece, vorrebbero lo scorrimento infinito ovunque. Al massimo il load more. Ma sono veramente soluzioni utili sempre?

Perché l’infinite scrolling conviene

Il vantaggio sostanziale riguarda la possibilità di aumentare in modo esponenziale le pageview e le letture dei contenuti eliminando uno scoglio legato all’usabilità della pagina web: il click. Soprattutto da smartphone, può essere utile avere uno svolgimento continuo dell’archivio per facilitare la lettura.

Per un ecommerce sfogliato da cellulare questo vuol dire aumento delle possibili vendite; per un magazine online che guadagna con la pubblicità parliamo di maggior introiti legati ai click. Insomma, il benefit principale dell’infinite scrolling: mantieni il pubblico più tempo sul portale o sul blog.

I contro dello scorrimento infinito

Di fronte a un benefit così accattivante – maggior tempo di permanenza e pageview dell’utente – si presentano diversi svantaggi di fronte alla tua decisione. In primo luogo manca il footer.

I contenuti si caricano in continuazione. E in quest’area si trovano elementi decisivi per la tua attività come le informazioni di contatto, link ai social media, avvisi di privacy o sicurezza, elementi sul copyright e altro ancora. Insomma, vengono meno una serie di regole di accessibilità e UX:

  • Non puoi raggiungere la posizione precedente con la tastiera.
  • Il tasto indietro del browser non funziona con l’infinite scrolling.
  • È assente l’URL assoluto di queste risorse con il listato degli articoli.

Inoltre c’è un aspetto che preoccupa molto SEO e sviluppatori – ma anche i web designer attenti, vale a dire l’ottimizzazione per il posizionamento su Google. Infatti, quest’ultimo non va molto d’accordo con il metodo più utilizzato per sviluppare l’infinite scrolling. JavaScript e SEO non sono incompatibili ma bisogna prestare molta attenzione. Altrimenti c’è il rischio di registrare problemi nel ranking.

Questi problemi SEO dell’infinite scrolling dipendono anche dalla presenza di layout shift. Ovvero il posizionamento sfalsato degli elementi del design di una pagina web nel corso dell’upload. Questo fa parte dei parametri vitali noti come Core Web Vitals che rientrano sempre nei segnali di ranking.

SEO e infinite scrolling: problemi e soluzioni

Il rapporto tra Google e indicizzazione dei contenuti che dipendono da funzioni e attività legate al JavaScript è migliorato nel tempo. La guida per webmaster sottolinea che tutto funziona se si rispettano alcune regole. Ad esempio, ecco cosa suggerisce Mountain View su questo argomento:

“The Google indexing system renders a web page as the user would see it, including images, CSS, and JavaScript files. To see which page assets that Googlebot cannot crawl, use the URL Inspection tool”.

Developers.google.com

L’indicizzazione di Google esegue il rendering di una pagina web come la vedrebbe l’utente, inclusi file di immagini, CSS e JavaScript. Il problema principale che incontrano i SEO con lo scorrimento infinito?

I crawler non possono sempre emulare il comportamento manuale dell’utente, come scorrere o fare click su un pulsante per caricare più post. E non sempre accedono a tutti gli elementi nell’archivio o nella galleria. Se i crawler non possono accedere ai contenuti, è difficile che appaiano nei risultati di ricerca.

Come avere uno scrolling SEO friendly? Le soluzioni ufficiali ci guidano verso alcune direzioni.

Divisione del contenuto in pagine

Questa è una delle regole fondamentali per evitare problemi: dividi l’archivio che vuoi gestire con lo scorrimento infinito in pagine HTML standard a cui accedere quando il JavaScript è disabilitato.

paginazione seo

Valuta la quantità di elementi da inserire per ogni pagina considerando anche la velocità di caricamento – che deve essere ridotta – e la possibilità di raggiungere in poco tempo l’elemento desiderato. Dividi il contenuto in modo che non ci siano sovrapposizioni tra le pagine.

Inserisci link di paginazione

Guarda l’esempio che fornisce Google per capire come gestire al meglio l’infinite scrolling per avere sicurezza di evitare problemi SEO. Nel muoversi verso il basso i contenuti si caricano con URL indipendenti che cambiano automaticamente. Con i link di pagina nella parte bassa ti muovi da una pubblicazione all’altra. Poi fornisci al crawler un rapido e sicuro accesso a tutte le risorse dell’archivio.

<link rel="canonical" href="/items" />
  <link rel="next" href="/items?page=2"/>

Oppure

<link rel="canonical" href="/items?page=2" />
  <link rel="next" href="/items?page=3"/>
  <link rel="prev" href="/items"/>

La gestione del canonical è affidata all’head. In alto trovi l’esempio del codice HTML di prima e seconda pagina: sono presenti rel="next" e rel="prev" che sono deprecati da tempo.

Infine, non includere le pagine secondarie nelle sitemap XML.

Utilizza URL SEO friendly

Anche se hai un infinite scrolling sul tuo sito web accertati di utilizzare pagine in 404 per le singole pagine di archivio inesistenti. Inoltre punta a una struttura SEO friendly, semplice e indicativa del contenuto.

Esempio di URL proposto da Google: scrollsample.com/items?page=3.

Aggiungi replaceState o pushState

Grazie al pushState puoi suggerire al browser cosa caricare e visualizzare nella pagina. Come suggerisce Google, puoi utilizzare anche replaceState in base al comportamento degli utenti del tuo sito ma si suggerisce di includere pushState se l’URL deve aggiornarsi in seguito allo scrolling.

Diventa fondamentale far atterrare l’utente in punto specifico del contenuto, piuttosto che alla parte superiore di una pagina di scorrimento continuo.

Da leggere: fare una buona potatura SEO

Infinite scrolling, conviene oppure no?

Come accade in queste circostanze, bisogna scegliere. In alcuni casi l’infinite scrolling permette di ottenere risultati per mantenere il pubblico sul sito e aumentare le conversioni. Di sicuro non è una delle soluzioni ideali da implementare se non si applicano le giuste attenzioni.

Quindi, prima di scegliere uno scrolling infinito per il proprio sito web – o di installare un tema che usa questo sistema – bisogna verificare la compatibilità con le indicazioni utili per consentire al crawler di muoversi nelle giuste direzioni. E indicizzare tutte le pagine archivio con le relative pubblicazioni.

Mirko Ciesco

Mirko Ciesco

Web Performer

Raccolgo dati dai siti per portarli ad un livello superiore! 🚀
Sono esperto in web performance, ottimizzo la SEO tecnica e miglioro l’usabilità dei siti internet attraverso la web analytics. Creo strategie vincenti partendo dai problemi delle Startup e delle aziende. Infine tengo corsi personalizzati online e in tutta Italia con la mission di rendere il web un posto migliore.