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Come far crescere il tuo business con un’analisi dei dati web?

Web Analytics

Come far crescere il tuo business con un’analisi dei dati web?

Quando realizzi un sito web la primissima cosa che ti consiglio di fare è creare un piano di misurazione, installare un tool di tracciamento e iniziare a raccogliere i dati per svolgere successivamente un’analisi dei dati del sito web.

Solo così potrai tenere sott’occhio come si comportano gli utenti quando visitano il tuo sito e acquisire una conoscenza più approfondita dei tuoi clienti.

La raccolta dei dati viene molte volte sottovalutata mentre è il valore aggiunto per chiunque abbia un’attività online. I dati sono tuoi, sono gratis e puoi utilizzarli a tuo vantaggio!

Inoltre se scarichi una ricerca di dati dal Web puoi modificare il file rendendolo accessibile alla modifica, uno strumento utile è il PDF Editor di Canva che ti consente di inserire il tuo PDF e modificare o copiare i dati contenuti in esso senza perdere il formato esatto.

Oggigiorno si parla sempre più spesso di data driven, ossia il processo di giungere a decisioni sostanziali attraverso la raccolta e l’analisi dei dati per il marketing.

Per questo tema ho voluto confrontarmi e approfondire l’argomento con l’esperta Alessandra Maggio, Head of Performance per Clickable.

A cosa serve la web analysis?

Oggigiorno la digital analysis è diventata una metodologia di lavoro essenziale per portare risultati concreti a chiunque sviluppi un progetto web. Di conseguenza senza un processo di analisi approfondito il successo o l’insuccesso di una strategia digitale sarà ovviamente casuale.

La web analisyis è infatti l’unico strumento che ci permette di avere un feedback reale di quello che sta avvenendo intorno al proprio progetto.

Unire e confrontare continuamente dati di diverse piattaforme (e talvolta anche dati provenienti da attività offline) è la base vincente di qualsiasi progetto che abbia come obiettivo una strategia performante.

In realtà importanti, ben strutturate in ambito di digital marketing, questa attività è diventata un’operazione cruciale, a tal punto da dover inserire nel proprio organico una figura specializzata.

Il web analyst è colui che si occupa esclusivamente di analizzare dati e confrontarsi con altre figure presenti nel team per ottimizzare strategie e campagne.

Strumenti a supporto dell’analisi

Attualmente il tool più famoso è certamente Google Analytics (che ti permette di procurare tantissime informazioni, se settato correttamente sul sito) ma da solo non riuscirebbe mai a fornire un’analisi digital completa.

I Big data oggi sono definiti il “nuovo oro” ma le aziende innovatrici che hanno cercato di anticipare questa tendenza hanno sviluppato negli anni utilissimi strumenti di analisi e aggregazione dei dati.

Per mostrarvi la loro diffusione nel mercato del web marketing vi elenco alcuni strumenti per il web suddivisi per tipologia.

Software di analisi comportamentale degli utenti

Tool per fare un audit SEO o scoprire le ricerche di tendenza

Strumenti per testare la velocità del sito

E domani chissà che potrebbe uscire un nuovo strumento di analisi.

L’unione dei dati su Looker Studio da tutte le varie piattaforme che scegliete nella vostra pianificazione del progetto sarà senza dubbio una strategia vincente. Solo allora potrete avere un quadro completo.

Pianificare le strategie e definire gli obiettivi

Esistono diversi motivi per il quale hai deciso di costruire la tua presenza online: un blog, un sito vetrina, un e-commerce, un progetto personale, etc. Qualsiasi caso venga affrontato è necessario capire lo stato di salute del brand.

Puoi essere una startup, un’azienda presente sul web già da anni oppure essere un marchio già affermato che vuole migliorare il proprio fatturato. Ogni realtà ha bisogno di una pianificazione personalizzata.

Stimare il budget del progetto

Una delle prime valutazioni da fare per capire in che modo si possano raggiungere gli obiettivi prefissati è definire un budget. Non parlo solamente dei soldi per pagare uno specialista in analisi, ma di costi che a volte vengono ignorati ma in realtà sono altrettanto importanti:

  • il budget da investire ad esempio all’ottimizzazione SEO
  • il budget per migliorare il caricamento delle pagine web
  • le spese da dedicare alle campagne di Advertising
  • le finanze da utilizzare per la creazione di contenuti multimediali (immagini, testi, video, pagine web)

Valutare gli obiettivi da raggiungere

In questa fase è possibile comprendere se uno o più obiettivi sono realmente raggiungibili e valutare quali sono i tempi necessari per conseguirli. Alcuni degli intenti principali di chi ha un business online potrebbero essere:

  • recuperare il traffico organico perso
  • ampliare la conoscenza di un brand
  • aumentare le conversioni (e micro-conversioni)
  • ridurre il numero di abbandoni al sito
  • ridurre le spese di pubblicità

Attuare le strategie

Adesso che conosciamo quali sono gli obiettivi e abbiamo fissato un budget possiamo realizzare una strategia che ci permetta di migliorare la nostra presenza sul web. Per renderla efficace bisogna partire da:

  • un’analisi del mercato
  • uno studio dello storico dei dati (attraverso le piattaforme viste prima)
  • un’osservazione dei dati delle macchine di Machine Learning (Google Ads, Facebook Ads, etc.)
  • un’indagine del profilo dell’utente target (età, sesso, interessi, abitudini, etc.)
  • un’analisi del percorso di acquisto dell’utente definita anche Customer Journey (quali giri compie l’utente online e offline, quali sono i trigger point che possono attirare clienti)

Un viaggio nei dati di Google Analytics

Ora, supponendo di aver impostato il codice di monitoraggio e aver raccolto informazioni ordinate, esploriamo i dati. Prima di tutto cerchiamo di capire come attribuire valori più oggettivi e meno statistici.

Il menù di Google Analytics è già strutturato per fornirci una panoramica della qualità di traffico del nostro sito.

Uso di Google Analytics sul sito web di Mirko Ciesco

Pubblico

All’interno troviamo tutte le metriche necessarie per comprendere la composizione del proprio traffico:

  • il numero di sessioni
  • il numero di pagine visitate
  • la durata della sessione
  • la frequenza di rimbalzo
  • i dati geografici
  • i dati demografici
  • gli interessi
  • la tipologia di dispositivo

Acquisizione

In questa sezione possiamo comprendere quali sono i canali più performanti. Così potrai sfruttarli al meglio per arrivare più velocemente agli obiettivi prefissati, scoprendo appunto quale:

  • canale porta più traffico
  • canale genera più conversioni
  • campagna converte di più (se si settano correttamente i valori utm)
  • canale cambia maggiormente (se confrontato con un periodo precedente)
  • articolo della newsletter ha determinato più visualizzazioni
  • query di ricerca portano gli utenti sul tuo sito (se impostati e confrontati con Google Search Console)

Comportamento

Qui si possono trovare diversi dati, in base alla tipologia del sito e dalle indicazioni date dallo strategist, per capire e ottimizzare i percorsi dei nostri utenti. Nel dettaglio ci permettono di:

  • valutare quali pagine sono più visitate
  • valutare quali pagine portano alla conversione
  • testare la velocità di caricamento di una pagina
  • stabilire quanti utenti cliccano su determinati bottoni
  • calcolare quanti utenti cliccano su un link esterno
  • calcolare quanti utenti hanno visualizzato un elemento specifico di una pagina

Conversioni

In questo pannello troviamo informazioni utilissime sui risultati ottenuti, se correttamente impostati, per:

  • comprendere il comportamento di acquisto
  • calcolare il rendimento economico
  • conteggiare il numero di compilazioni di un form
  • determinare il numero di iscrizioni alla newsletter
  • quantificare il numero di preventivi ricevuti

Certamente tutti questi “dati collezionati” devono essere letti, analizzati e confrontati con diverse piattaforme per affinare la strategia e renderla performante. Grazie a questo procedimento potremo ridurre i costi di acquisizione.

Attenzione: bisogna sempre tenere sotto controllo i dati perché un cambio improvviso di tendenza, ad esempio di determinati canali può provocare perdite di centinaia o migliaia di euro. A volte invece ci sono alcuni errori tecnici su un e-commerce, che se non individuati, non permettono di completare un acquisto. Occorre intervenire subito!

Analisi di dati o di persone?

Il dato che abbiamo sui nostri strumenti di analisi è semplicemente la traccia lasciata dagli utenti che navigano il nostro sito. Per questo penso che analizzare unicamente il “numero” sia riduttivo.

Raffinando sempre di più il Customer Journey dell’utente con tecniche di Conversion Rate Optimization otterremo di conseguenza un miglioramento dei dati.

Ma per arrivare qui dovremmo avere una conoscenza ben chiara della buyer persona che naviga sul nostre landing page. Scoprire quali informazioni cerca e da quali contenuti è più attratta.

In questo modo potremmo capire i nostri clienti e valutare attraverso quali domande intercettarli:

  • domanda latente mediante l’utilizzo di reti visuali
  • domanda consapevole tramite un buon posizionamento sui motori di ricerca in organico e a pagamento

L’analisi statistica dei dati è un’attività che va svolta in modo continuo. Può aiutarti a far cresce il fatturato!

Per approfondire: perché dedicarsi all’indagine qualitativa?

Un dato preso poco in considerazione: la velocità del sito

Per fare web marketing di qualità è necessario investire in strategie di SEO e advertising ma se non teniamo conto della velocità e il nostro sito web è troppo lento, le campagne saranno fallimentari già in partenza e il danno sarà il doppio.

Sì, perché oltre il 50% delle persone abbandonano il sito se questo impiega più di 3 secondi. Tieni conto che al momento il traffico mobile per molti settori è quello principale.

Sopratutto app come Facebook, Instagram, Amazon offrono un’esperienza utente velocissima. Di conseguenza l’utente vuole ritrovare la stessa esperienza su blog, siti e e-commerce che naviga.

Con una corretta analisi delle statistiche del sito web è possibile conoscere meglio i tuoi clienti, per fornire loro esperienze migliori e ottenere infine risultati migliori.

“Gli errori commessi usando dati inadeguati sono molti, molti meno di quelli fatti non utilizzando mai i dati”.

Charles Babbage

Tag: Interviste ad esperti del web

Alessandra Maggio

Alessandra Maggio

Head of Performance

Head of Performance per Social Factor, web agency di Bologna. Un percorso professionale partito dalla SEO per arrivare a comprendere le piattaforme di advertising a pagamento e le loro potenzialità integrando il tutto in una più ampia visione strategica e strutturata in quello che ora definiamo Inbound Marketing. Il focus oggi è sulle performance e sulla formazione sulle principali tematiche legate al marketing sul web. All'attivo 2 pubblicazioni: Manuale di Inbound Marketing, edito da Area51, e Come Fare Remarketing e Retargeting, edito da Flaccovio Editore.