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Data-driven, cos’è e come usare questo approccio nel marketing

Web Analytics

Data-driven, cos’è e come usare questo approccio nel marketing

L’approccio data-driven ha un solo significato, ovvero prendere delle decisioni studiando i numeri. La traduzione letterale dei termini è cristallina: guidato dai dati. Chi segue questa linea sbaglia meno.

O comunque ha meno probabilità di improvvisare e ignorare tutto quello che ruota intorno al metodo scientifico. Un percorso che ha come pilastri l’affidabilità e la verificabilità. Tutto questo:

“Consiste nella raccolta di dati empirici sotto la guida delle ipotesi teoriche da vagliare e nell’analisi rigorosa, logico-razionale e, dove possibile, matematica di questi dati”.

Wikipedia

Quindi, cosa vuol dire essere data-driven? Farsi guidare dalle informazioni recuperate sul campo con metodi certi e verificabili. Certo ma non è solo sinonimo di lettura delle cifre: le devi anche incrociare, valutare e utilizzare insieme ad altre informazioni per prendere delle decisioni.

Decisioni valide e utili a un approccio strategico. Tutto questo vale anche nel web marketing, sai? Ma come diventare data-driven nel tuo approccio professionale? Iniziamo prima da qualche definizione.

Cos’è l’approccio data-driven?

Avere un approccio data-driven non significa solo leggere e utilizzare i numeri raccolti da strumenti di analisi. Essere diretti dalle cifre vuol dire guardare verso informazioni empiriche, sistematizzate e numerose note come Big Data. Una tendenza sempre più diffusa grazie a mobile e a digitale.

I Big Data sono un insieme di dati tesi a informare il proprietario. Le caratteristiche: grandi volumi, velocità di archiviazione e varietà delle tipologie. Tutto questo richiede grande capacità di calcolo.

Ad esempio, non basta dare uno sguardo di tanto in tanto a Google Analytics per sostenere di fare data-driven marketing. L’impegno è quello di raccogliere tante informazioni, sistematizzarle e organizzarle con strumenti adeguati. Per poi ottenere le informazioni necessarie a prendere le decisioni.

Per approfondire: come funziona la ricerca di Google

Perché investire sul data-driven?

Il motivo è semplice: le decisioni guidate da grandi quantità di dati, e soprattutto dall’analisi di quest’ultimi nel momento in cui si incrociano si sviluppano, sono strategicamente migliori.

Puoi sapere cosa funziona bene per l’azienda e cosa invece no grazie a un’analisi basata sull’approccio data-driven. Così da prendere decisioni sempre migliori per il futuro e applicare un ciclo di Deming continuo per ottimizzare la tua attività. Per migliorare il tuo processo hai bisogno di dati organizzati.

ciclo di deming

Il percorso di decisioni data-driven si applica in diversi ambiti, diventa strumento fondamentale per la lean production ma anche per il web marketing. Concentriamoci soprattutto su questo settore.

Data-driven e web marketing

Uno dei settori in cui l’analisi basata su una prospettiva data-driven dà ottimi risultati è il web marketing. In primo luogo perché c’è una buona compatibilità tra strumenti e mezzi per il monitoraggio.

Il settore permette di digitalizzare i flussi di informazioni. E i grandi player – Google, Facebook, etc – permettono ai marketer di lavorare in questa direzione. Fornendo strumenti e occasioni uniche per fare data-driven marketing. Iniziamo a elencare il perché conviene lavorare in questa direzione.

Vantaggi

Il processo decisionale basato sui numeri consente di osservare la realtà ed elaborare informazioni predittive. Come suggerisce ppcexpo.com, ci sono 6 motivi per utilizzare questo approccio strategico.

  • Tempo di modifica – Con gli strumenti giusti, puoi filtrare rapidamente ciò che serve e concentrare l’attenzione sui dati importanti. Ciò fornisce un approccio unico sulle modifiche da eseguire.
  • Segmentazione – Usa i dati per creare un pubblico migliore. Puoi conoscere i diversi tipi di clienti che interagiscono con il tuo brand e prendere decisioni strategiche su come soddisfarli al meglio.
  • Personalizzazione – Attraverso una segmentazione dei clienti, puoi fornire esperienze e messaggi personalizzati in base alle preferenze e alle necessità. La personalizzazione è fondamentale.
  • Esperienza del cliente – Il marketing basato sui dati ti permette di analizzare in profondità i feedback, i riscontri dei sondaggi e altre fonti per sviluppare delle customer experience.
  • Sviluppo del prodotto – Se capisci cosa vogliono i clienti migliori anche i prodotti. Il data-driven marketing aiuta i brand a sviluppare beni in grado di accogliere le esigenze dei clienti.
  • Multicanale – Il marketing ha bisogno di canali differenti. L’approccio data-driven ti aiuta a delineare e attivare strategie diversificate, con i contenuti adeguati per ogni occasione. Senza improvvisare.

Se studi e analizzi le grandi aziende del settore web – in primo luogo Amazon – ti rendi conto che tutto si basa sui numeri e sulla capacità di immagazzinare e gestire grandi quantità di dati.

vantaggi data driven

Dati che a volte noi consumatori regaliamo o consegniamo alle aziende senza neanche accorgercene. Ovviamente per cogliere i migliori risultati dai dati devi anche sapere cosa osservare e archiviare.

Mindset

Il data-driven marketing è importante. Ma in che misura? E come gestire questo percorso? Con una mentalità adeguata. Ciò significa avere un approccio rivolto al metodo empirico allo sviluppo. Strumenti, competenze e tecnologie vengono dopo: prima bisogna avere la giusta forma mentis.

Per questo si parla di data-driven mindset è una mentalità rivolta all’uso dei dati. Si presenta quando un individuo o un’azienda prende decisioni basate sull’analisi dei dati e non sull’emozione o sull’intuizione. Avere una mentalità basata sui dati significa che non ti stai fidando del tuo istinto.

E soprattutto vuol dire che devi avere una mente – e una struttura interna – pronta ad accettare una risposta non adeguata alle tue credenze. Purtroppo, i dati possono far male nell’indicare la strada da seguire. A volte si cercano le soluzioni per poter confutare l’ovvio e dare ragione alle proprie idee. Che purtroppo sono sbagliate. I dati possono aiutarti a fare chiarezza ma tu devi accettare il contributo.

Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione; un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato.

Albert Einstein

Strumenti

Il mindset del data-driven nel marketing non basta: hai bisogno di tool adeguati. Come anticipato, il settore è ricco di possibili fonti che ci consentono di arricchire il nostro universo di dati.

Qualche esempio? Iniziamo da Google Analytics che raccoglie le informazioni relative alle visite sul sito ma anche il semplice campo ricerca interna ci consente di avere i temi cercati dagli utenti.

Poi abbiamo la Search Console e tutti i possibili tracciamenti avanzati – tipo click sui banner, per dirne una – che possiamo gestire con Google Tag Manager. Passiamo poi a strumenti più articolati come Google Optimize o i vari:

  • Hotjar
  • Crazyegg
  • Clarity

Questi tool registrano sessioni di utenti e creano heat map (mappe di calore) per capire come si muovono gli utenti, cosa cliccano. A tutto ciò aggiungiamo eventualmente i numeri di database esterni come quello dei contatti, dei lead, degli acquisti su un ecommerce, del magazzino e delle spedizioni.

data studio e google tag manager

In questi casi, ad esempio, io propongo ai clienti di lavorare con dashboard personalizzate basate su Looker Studio di Google. Questo strumento è fondamentale per costruire dei report customizzati.

Il punto di forza è la flessibilità: consente di recuperare tutte le informazioni da piattaforme comuni a chi mastica i temi del marketing e delle web performance. Ovviamente alla base di tutto ciò c’è sempre una visione d’insieme superiore. La dashboard personalizzata che creo è la facciata, lo schema utile per recuperare le informazioni e raccogliere i dati. Alla base c’è sempre un progetto strategico.

Cernita

La selezione dei dati da analizzare è fondamentale per ottenere buoni risultati. Le dashboard di Looker Studio, ottimizzate e ben strutturate, ti consentono di fare un lavoro di data storytelling articolato. Puoi presentare i tuoi numeri in modo funzionale al cliente. Ma per farlo in modo efficace devi scegliere.

Scegliere vuol dire tagliare fuori qualcosa e decidere cosa mostrare. E cosa no. Questa decisione non deve essere presa in base a ciò che fa comodo a noi ma riguarda l’utilità intrinseca del progetto. Lavorare con i dati è un buon modo per sporcarsi le mani e capire cosa serve e cosa no.

Da leggere: come sfruttare l’effetto priming per progettare un sito web

Inizia da ciò che funziona per te

Il vero problema della visione data-driven per il lavoro di web marketing è la possibilità di perdersi completamente all’interno di un mondo enorme. E che alla fine può fagocitare completamente i tuoi sforzi. Stiamo parlando di una sfida importante che deve essere affrontata con metodo.

La sfida del data-driven in azienda, e nello specifico nel marketing digitale, è ormai imprescindibile. L’importante è lavorare in modo da far combaciare sempre strumenti e obiettivi. Senza collezionare dati a caso ma utilizzando ciò che serve per ottenere vantaggi reali per crescere e migliorare.

Mirko Ciesco

Mirko Ciesco

Web Performer

Raccolgo dati dai siti per portarli ad un livello superiore! 🚀
Sono esperto in web performance, ottimizzo la SEO tecnica e miglioro l’usabilità dei siti internet attraverso la web analytics. Creo strategie vincenti partendo dai problemi delle Startup e delle aziende. Infine tengo corsi personalizzati online e in tutta Italia con la mission di rendere il web un posto migliore.