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I principali fattori SEO che influenzano il ranking su Google

Vuoi attirare nuovi visitatori sul sito internet aumentando il ranking e migliorando il posizionamento su Google? Devi fare in modo che le persone giuste ti trovino, ecco perché devi lavorare sui fattori SEO.
Ce ne sono tantissimi, centinaia. In questo articolo ho deciso di individuare 3 grandi famiglie che racchiudono fattori di ranking fondamentali per la tua crescita e ottimizzare il sito web per Google.
Indice dei contenuti
Page Experience
La velocità della pagina è un fattore SEO che oggi non puoi trascurare. Google premia i contenuti usabili e di pronta lettura. Infatti ha confermato in diverse occasioni che la velocità del sito influisce sul posizionamento su Google. Però oggi non ragioniamo più in termini così semplici e diretti.
Tra i principali fattori SEO citiamo soprattutto quelli che permettono di intervenire sulla page experience, ovvero come le persone utilizzano le risorse di un sito web. L’obiettivo è quello di migliorare l’UX.
Questo avviene aumentando la velocità di caricamento della pagina web ma anche ragionando in termini più ampi su usabilità da mobile, presenza di HTTPS, niente pubblicità invadenti e altro ancora.
A maggio del 2020 Google ha annunciato i Core Web Vitals, un insieme di metriche relative a velocità, reattività e stabilità visiva, per aiutare i proprietari di siti a misurare e migliorare l’esperienza degli utenti.
“Una buona esperienza di pagina non ha la precedenza su contenuti interessanti e pertinenti. Tuttavia, nei casi in cui vi siano più pagine con contenuti simili, l’esperienza della pagina diventa molto più importante per aumentare la visibilità in SERP.”
support.google.com
Ecco cosa dice Mountain View sul proprio blog rispetto ai Core Web Vitals. Sono elementi che si fondono con gli altri fattori SEO di posizionamento e aiutano a determinare il ranking su Google. Per ottimizzare questi punti puoi utilizzare Pagespeed Insight, Lighthouse, Search Console e tanta tecnica.
Da leggere: come e quando fare restyling del sito
SEO on-page
L’ottimizzazione on-page è uno dei tre fattori SEO di cui non puoi fare a meno. Questo percorso parte da una buona keyword research e comprende tutti gli accorgimenti che puoi applicare direttamente sulla pagina web e sul codice, per ottenere un buon posizionamento in SERP. Ecco qualche idea.
URL per i SEO Ranking Factor
Il modo migliore per scegliere un URL è quello di utilizzare parole chiave già scelte nel contenuto. Per separare le keyword che compongono l’indirizzo è meglio il trattino “-” e non “_”. Dovresti cercare di riprodurre nell’URL il modo più naturale di ricerca degli utenti, mantenendo semplicità e brevità.
Scegli gli URL in modo da rispecchiare la struttura del tuo sito e creare un percorso continuativo. Cerca di non costruire un URL impiegando più di tre sotto-cartelle, come nell’esempio qui sotto.
Homepage: www.esempio.it/
Pagina di 1° livello: www.esempio.it/categoria/
Pagina di 2° livello: www.esempio.it/categoria/sotto-categoria/
Pagina di 3° livello: www.esempio.it/categoria/sotto-categoria/articolo/
Ricorda che la struttura URL viene ripresa anche dai breadcrumb, i percorsi di navigazione che permettono all’utente di scoprire dove si trova e creano nuovi link interni seguiti da Google.
Tag Title e fattori SEO di ranking
Il Tag Title è il titolo della pagina web ed è il testo cliccabile che appare nei motori di ricerca. Deve essere breve e far capire subito l’oggetto della pagina a cui appartiene. Il Tag Title infatti è sempre diverso di risorsa in risorsa. Senza forzare la mano, ti consiglio di utilizzare le parole chiave.
D’altro canto ricorda che Google è sempre più in grado di capire il contenuto della pagina, e la sua utilità rispetto a una query, a prescindere dalla presenza della parola chiave. Questo non significa ignorare il consiglio di mettere le keyword più importanti nel titolo SEO: diciamo solo che non basta questo.
Relativamente alla lunghezza, quella consigliata è tra i 40 e i 60 caratteri; se non è possibile seguire questa regola è meglio rimanere inferiore ai 65 caratteri. Altrimenti Google tende a tagliare il testo.
Scrivi buone meta tag description
Tra i meta tag c’è la description. Si tratta di una descrizione che aiuta l’utente a capire di cosa tratti il link che visualizza nel motore di ricerca. Questo gli permette di avere una fotografia sintetica del contenuto. La meta description non influenza il ranking ma aiuta ad aumentare le visite.
Anche i link interni sono fattori SEO
Tra i diversi fattori SEO troviamo anche la presenza dei collegamenti ipertestuali inseriti verso pagine web dello stesso dominio. Usali quando servono, non a caso. E solo per dare valore al contenuto.
I tag di heading aiutano il ranking
I tag di Intestazione o Heading svolgono un ruolo simile agli stili di testo in Word. Sono importanti perché migliorano l’esperienza di lettura dell’utente e attribuiscono un peso diverso alle varie parti del contenuto. Se fatto senza forzare, e in modo naturale, è utile ampliare il campo semantico del testo.
Importante rispettare la gerarchia degli header, e utilizzare nell’H1 la keyword più importante anche se non devi scrivere questa headline in modo speculare al tag title: puoi anche variare e creare una headline più lunga. Ricorda, però, la regola base che suggerisce di inserire un unico H1 per pagina web.
Tag Alt tra i fattori SEO necessari
L’attributo alt è un elemento del tag <IMG>
e serve a inserire una descrizione delle immagini presenti nella pagina. Quando l’immagine non sarà disponibile, comparirà il testo inserito come alternativo.
Quindi è importante utilizzare parole corrispondenti all’immagine e soprattutto che utilizzino concetti e parole chiave utilizzati nella pagina. Questo creerà un terreno comune che darà rilevanza alla pagina.
Sitemap, un SEO Ranking Factor
Tra i vari fattori SEO ricordiamo anche la presenza della sitemap.xml da caricare nella Search Console. Non proprio utile per i siti piccoli o monopagina, diventa fondamentale per grandi portali e blog.
Contenuti
Il contenuto influisce sul ranking e rientra tra i principali fattori SEO. So già cosa stai per dire: questo rientra nell’area on-page. Ed è vero però credo sia opportuno affrontare l’argomento web copywriting a parte. Proprio perché il contenuto della pagina ha un ruolo fondamentale nel posizionamento SEO.
Questo sia per la stesura che per lo studio della keyword research. Ai motori di ricerca piacciono gli argomenti utili per gli utenti ed è per questo che deve esserci grande sinergia tra web writer e SEO.
Il contenuto della pagina deve essere di grande caratura per avere buone probabilità di posizionarsi sui motori di ricerca. La qualità del testo è un fattore SEO ed è intesa sia come formale che sostanziale.
Qualità formale
il contenuto deve essere scritto bene. Google predilige i testi comprensibili e leggibili. Pertanto meglio usare frasi brevi e semplici. I motori di ricerca sembrano prediligere articoli più lunghi (long form).
Però bisogna evitare generalizzazioni: non c’è un numero ideale di parole per articolo. A volte il lettore vuole risposte veloci ai propri dubbi, altre volte vuole approfondire. Dipende dal Search Intent dell’utente. Vale a dire l’intento di ricerca, ciò che la persona vuole veramente dalla query su Google.
Ci sono argomenti per cui sono necessari case study di migliaia e migliaia di parole. In conclusione, non c’è lunghezza ideale degli articoli. Valuta sempre il tuo target e cerca di capire le sue necessità.
Autorevolezza
Il contenuto è di valore quando intrattiene l’utente e riduce l’abbandono della pagina. Non fare copia incolla da altri siti, scegli il tono di voce appropriato, studia il grado di approfondimento del tuo articolo. Se necessario, aggiungi video unici e infografiche per rendere tutto più completo e utile.
Spesso si citano bounce, pogo sticking e click through rate come possibili fattori SEO di ranking: non ci sono certezze ma di sicuro scrivere contenuti di qualità vuol dire lavorare sul ranking virtuoso.
Rispetto ai fattori SEO di ranking, è utile lavorare sull’autorevolezza del contenuto facendo attenzione anche a chi firma il contenuto: l’utente (e Google) deve poter rintracciare un filo conduttore tra il tema affrontato e la firma. Soprattutto se parliamo di argomenti delicati come denaro, salute e tutti quelli che rientrano nella categoria delicata e complessa dei temi YMYL. Ovvero Your Money or Your Life.
Finalità
I contenuti della pagina devono avere uno scopo positivo per l’utente se vuole un buon ranking su Google. Significa che l’articolo deve essere centrato su un argomento chiaro e portare a quello che Google, nella guida dedicata ai quality rater, definisce beneficial purpose. Ecco una definizione:
“The purpose of a page is the reason or reasons why the page was created. Every page on the Internet is created for a purpose, or for multiple purposes. Most pages are created to be helpful for people, thus having a beneficial purpose. Some pages are created merely to make money, with little or no effort to help people. Some pages are even created to harm users. The first step in understanding a page is figuring out its purpose”.
General Guideline, ultimo aggiornamento: luglio 2022.
Lo scopo di una pagina, ricorda Google, è il motivo per cui la pagina è stata creata. La maggior parte delle pagine sono create per essere utili alle persone e hanno uno scopo benefico. Alcune pagine vengono create per fare soldi, con uno sforzo minimo o nullo per aiutare le persone. Il tuo obiettivo?
Individua la tua nicchia e dedicati a quella. Se pretendi di parlare di tutto, finirai per proporre contenuti superficiali e non catturerai l’interesse di nessuno. Poi scopri come rendere felice il tuo pubblico.
Utilità
La tematica della pagina deve essere utile. Un contenuto è utile quando rappresenta qualcosa che l’utente può utilizzare. Ad esempio, quando proponi un servizio, devi dare queste informazioni:
- Dove sei.
- Cosa fai.
- Come puoi essere d’aiuto.
Tieni in mente che la tua pagina o il tuo articolo deve essere al servizio di chi legge. Non tuo. Questo vuol dire che l’autoreferenzialità e la scrittura a fini meramente autopromozionali non premiano mai.
SEO off-page
Ultima ma non per importanza: la SEO off-page – quello che fai fuori dalla pagina – permette a ogni webmaster che si rispetti di ottenere grandi risultati in termini di posizionamento sulla SERP.
In questi casi, però, stiamo parlando, sostanzialmente, della possibilità di ottenere menzioni e backlink di qualità. La differenza riguarda, soprattutto, il modo con cui riesci a ottenere queste citazioni.
I link in ingresso sono fattori SEO importanti ma bisogna valutare la qualità delle fonti, il numero, il tempo necessario per creare il profilo di backlink, l’anchor text utilizzato per linkare, la presenza di collegamenti che arrivano da immagini o bottoni, quante persone cliccano su questi hyperlink.
E, ovviamente, si considerano anche eventuali somme pagate per ottenere questi privilegi. Google penalizza chi paga per fare link building come fattori di ranking e manipolare il Pagerank.
Da leggere: cannibalizzazione SEO dei contenuti
Altri fattori SEO?
La lista dei fattori SEO per il posizionamento su Google è infinita. Io ho raccolto quelli fondamentali ma in più aggiungo che Aumentare il numero di visitatori non basta. Ti serve arrivare agli utenti che hanno bisogno proprio del tuo servizio o del tuo prodotto. Come si può realizzare tutto questo?
Studia gli insights, anche in riferimento ai singoli post. Questo ti aiuta a correggere il tiro, dove necessario. Con uno studio preliminare dei risultati di ricerca, potrai raggiungere questi risultati:
- Captare le keyword degli utenti che sanno quello che vogliono (Search Intent). Attenzione, questo non significa che scrivere una parola in grassetto voglia dire dargli rilevanza e visibilità.
- Guidare chi non sa formalizzare un bisogno. È importante individuare il target e studiarlo, cercando di dare delle soluzioni che a volte l’utente non sa come cercare e spiegare al motore di ricerca.
È importante lavorare su questi elementi per migliorare l’indicizzazione e il ranking del tuo portale. Avevi pensato che per raggiungere i tuoi obiettivi sul web hai bisogno di un sito web performante?
Ci sono degli esperti che sono in grado di ottimizzare il tuo sito e migliorare il tuo posizionamento su Google con strumenti di audit SEO come Seozoom, Semrush, Screaming Frog e Search Console.
Mirko Ciesco
Web Performer
Mi piace raccogliere dati dai siti per comprendere come portarli ad un livello superiore! 🚀
Sono esperto in web performance, ottimizzo la SEO tecnica e miglioro l’usabilità dei siti internet attraverso la web analytics. Creo strategie vincenti partendo dai problemi delle Startup e delle aziende. Infine tengo corsi personalizzati online e in tutta Italia con la mission di rendere il web un posto migliore.