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Gli aspetti da considerare per avere un server performante con WordPress

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Gli aspetti da considerare per avere un server performante con WordPress

Quando si lavora su progetti WordPress capita spesso di trovarsi a fare delle scelte rapide e non del tutto consapevoli. Sicuramente non siamo tutti tecnici esperti ma vogliamo comunque che il nostro sito sia veloce a caricare quando gli utenti lo navigano.

Per aiutarvi ad avere più consapevolezza nella scelta dei partner per i vostri progetti ho scelto di intervistare Pietro Leoni, mio collaboratore ed esperto nell’ottimizzazione back-end.

Iniziamo subito con indicazioni pratiche per ottimizzare un server per WordPress.

Come scegliere il server per un sito WordPress?

Esistono 3 tipologie diverse di infrastrutture server che si possono acquistare per gestire i propri siti web. 

Prima di tutto, un piccolo chiarimento per i neofiti: a cosa servono i server? I server servono principalmente ad ospitare i nostri siti web e fare in modo che i browser possano elaborare le pagine HTML.

Vorrei però focalizzare l’attenzione sui progetti web più comuni, ovvero blog, siti aziendali e piccoli-medio e-commerce. Nello specifico è possibile scegliere tra:

  • Hosting shared, o più comunemente chiamati, hosting condivisi;
  • VPS, Virtual Private Server, macchine virtuali;
  • Dedicated Server, ovvero server dedicati.

Vediamo molto velocemente le differenza tra di loro in ambito di CMS, quindi progetti sviluppati con le piattaforme più diffuse quali: WordPress, Joomla e Prestashop.

Hosting Shared

Oltre ad essere i più economici tra gli altri, gli hosting condivisi sono tra i più comuni e diffusi e consistono nell’acquistare uno spazio hosting all’interno di un server dove al suo interno sono presenti altri X siti web. Il che significa che le risorse hardware e l’indirizzo IP sono condivisi tra tutti i siti presenti su quella macchina.

Vantaggi:

  • Economico;
  • Utile per un progetto in partenza;
  • Pannello gestione hosting e configurazioni di base incluse

Svantaggi:

  • Risorse hardware non dedicate;
  • Impossibilità di customizzazioni su misura;
  • Nessuna possibilità di scalare.

VPS: Virtual Private Server

Si tratta di un’istanza dedicata all’interno di un server. A differenza di un hosting condiviso i VPS hanno le risorse hardware, sistema operativo e gli IP dedicati, quindi se si acquista una configurazione esempio: 4GB RAM, 6 vCPU e 500GB SSD, le risorse saranno interamente dedicate al progetto. Si può notare inoltre che i VPS vengono solitamente venduti con canone mensile, mentre gli shared hanno un pagamento annuale (visto anche il costo meno esoso).

Personalmente reputo i server VPS la miglior scelta per i progetti e-commerce oppure con alto traffico.

Vantaggi:

  • Pagamento mensile;
  • Configurazione su misura;
  • Risorse dedicate;
  • Possibilità di scalare il progetto.

Svantaggi:

  • Supporto tecnico dedicato;
  • Pannello gestione hosting non incluso, ma installabile a parte con licenza;
  • Configurazione dominio / hosting necessaria da parte di un sistemista.

Dedicated Server

I server dedicati sono intere macchine dedicate all’interno di server farm. Solitamente queste tipologie di soluzioni vengono valutate per progetti molto molto grossi o per esigenze particolari in ambiti di big company. Diciamo che per i progetti WordPress non è un problema da porsi anche perché i costi sono molto importanti. Sorge però spontaneo domandarsi dove comprare un buon server. Riguardo a ciò non esiste una guida dedicata, quello che possiamo consigliare è di rivolgersi a dei professionisti che hanno già avuto esperienza nell’ambito delle web performance. In questo modo sapranno indirizzarti nella giusta azienda IT.

Quali caratteristiche verificare per un server performante?

I criteri per la scelta di un server performante sono molteplici, anzitutto è necessario selezionare il fornitore adeguato in quanto avere una server-farm ben gestita ed evoluta vi permetterà di comprendere a chi state fornendo le chiavi del vostro progetto.

A livello di caratteristiche software è fondamentale che siano allineate con gli ultimi standard ovvero:

  • Server Nginx (migliore rispetto ad Apache, ma in alcuni casi potrebbe essere necessario installarlo per avere massima compatibilità con i progetti);
  • Compressione Gzip o Brotli;
  • PHP 7.4;
  • Protocollo HTTP/2;
  • Firewall e Antivirus;
  • MySQL 5.6 oppure MariaDB 10.1.

Queste caratteristiche riuscite a trovarle anche sugli hosting shared, mentre per chi valutasse server VPS consigli anche di valutare nelle varie configurazione:

  • Object cache (esempio: Redis o Memcache);
  • Cache server (esempio: Varnish oppure Opcache);

Per il settaggio della cache è richiesta una configurazione ad hoc sul singolo progetto.

Considerate anche di valutare la localizzazione dei server per ridurre al minimo la latenza del ping; è inutile acquistare un hosting in america se i miei utenti target abitano in Italia. Più vicino è il server ai miei utenti, più veloce sarà la risposta.

Tutte queste scelte tecniche sono necessarie a ridurre i tempi di risposta del server ttfb su WordPress e altri CMS, un parametro fondamentale per l’ottimizzazione dei Core Web Vitals.

Tendenzialmente, un provider a pagamento garantirà sempre performance migliori rispetto ad uno gratuito, quindi è normalmente preferibile investire in un hosting di qualità, che metta a disposizione dei server aventi le caratteristiche sopracitate. Una possibile soluzione intermedia può essere quella di un hosting gratuito legato all’acquisto di soluzioni di web building, che permetta di ammortizzare i costi pur ottenendo comunque un servizio veloce ed efficiente.

In che modo scegliere l’indirizzo IP del server od integrare una CDN?

Qua tocchiamo un punto un po’ dolente in quanto ci sono idee abbastanza contrastanti specialmente sulla gestione della CDN ovvero Content Delivery Network.

Partiamo intanto dalla scelta dell’indirizzo IP, se acquistiamo un server VPS possiamo decidere noi dove acquistare la localizzazione dell’IP, mentre per i server shared no, pertanto dovremmo prendere in considerazione di valutare anche questo aspetto se decidessimo di acquistare uno spazio condiviso.

Nel caso in cui tu debba valutare l’acquisto di un IP, personalmente considero di valutare la localizzazione del proprio target. Se il mio business è in Italia, acquisterò un IP italiano, se in Germania, uno tedesco e così via.

Nel caso in cui invece tu abbia un target multi-country allora è possibile valutare l’integrazione di una CDN.

Per alcuni progetti SEO local ci siamo accorti che un IP localizzato nel Paese, rispetto ad un IP straniero, abbia impattato con il posizionamento organico.

Come monitorare i parametri di performance del proprio server web?

Se il tuo progetto ha in previsione di crescere in termini di traffico ed utenti, è necessario monitorare costantemente il carico del server per evitare fermi operativi.

Per monitorare il carico di lavoro lato server esistono diversi tool che mettono a disposizione i fornitori di servizi. Molto semplicemente quello che puoi verificare è il carico della CPU e della RAM, se noti che spesso raggiungono quota 100% dovresti valutare per tempo un upgrade.

Potresti anche poter scaricare il log degli accessi per misurare lo stato del server, ma non sempre questi file sono accessibili, specialmente su hosting condivisi.

Le risorse hardware influenzano anche le fruibilità del backend del CMS, pertanto se noti frequenti rallentamenti che prima non avevi, contatta immediatamente il tuo sistemista per fare un controllo ed eventualmente un upgrade.

Consiglio anche di attivare un servizio gratuito di uptime che verifica che il tuo sito sia sempre raggiungibile: UptimeRobot.

Esistono inoltre sistemi avanzati di monitoraggio che permettono di verificare lo stato dei vari servizi quali: PHP, MySQL, Web Server etc. , ma ovviamente si parla di sistemi che vanno integrati ad hoc sui singoli progetti. 

Ne vale la pena nel caso in cui il sito debba essere costantemente operativo.

Non dimenticare inoltre che gli upgrade dei CMS nel tempo possono occupare più risorse, pertanto monitora costantemente quando effettui un update.

Come gestire al meglio la cache del server?

Esistono diversi modi per gestire la cache, ed ogni progetto può necessitare di una configurazione su misura. In termine tecnico si indica “tuning cache”, ovvero la messa a punto.

A seconda del tipo di infrastruttura è possibile definire la cache a livello di server oppure a livello di browser. La seconda è la più diffusa, poiché è anche la più semplice da configurare in quanto necessita solo l’installazione di un plugin.

Il più famoso e che consiglio io è WP Rocket in quanto è molto semplice da settare e non necessita di skills particolari.

Ricordo inoltre che per i progetti e-commerce la gestione della cache è più “complessa”, pertanto il consiglio è quello di farsi seguire sempre da un professionista.

Una cache non settata correttamente potrebbe “rompere” il layout del tuo sito web e pertanto creare problemi di usabilità.

Proprio in merito a quest’ultimo punto possiamo riportarvi una casistica recente alla quale abbiamo lavorato. Dopo un’attenta cura lato backend CMS e configurazione dei vari plugin per la gestione avanzata di Varnish Cache attraverso WP Rocket, ci siamo accorti che le configurazioni del server VPS non comunicavano bene con l’installazione di WordPress del sito web cliente, pertanto ogni volta che un articolo veniva pubblicato, quest’ultimo andava in errore 404 in quanto il server non puliva la cache di Varnish.

Questo problema ha fatto perdere al cliente opportunità di traffico, oltre a generare diversi errori 404 su Google Search Console. Siamo dovuti pertanto intervenire sull’infrastruttura server attuale eseguendo un tuning della cache e riconfigurando correttamente la cache del server. 

Il consiglio che possiamo darvi è di verificare correttamente questi parametri, soprattutto quando eseguite una configurazione avanzata della cache. Verificate in incognito che il sito web funzioni correttamente, ed anche da diversi dispositivi. Infine tenete sotto controllo la Search Console.

Conclusioni

Ogni progetto ha bisogno di un analisi approfondita per capire quali sono gli aspetti critici che dobbiamo risolvere.

La tipologia di sito, il template e i plugin utilizzati, il numero di visitatori giornalieri e mensili sono variabili fondamentali per la valutazione di un cambio server.

O lasciamo che solo il 26% dei siti desktop e il 15% dei siti mobile abbia dei tempi di risposta ottimali, come indicato nel report annuale di Web Almanac 2021, oppure cambiamo rotta verso un web più performante.

Tag: Interviste ad esperti del web

Pietro Leoni

Pietro Leoni

Digital Strategist - Web Analyst

Appassionato del mondo Digital, affronto ogni giorno le problematiche di visibilità delle aziende, proponendo loro strategie di Web Marketing attraverso l’analisi e lo studio dei dati. Da un po' di tempo mi appassiona il mondo dei chatbot ed ho creato il progetto Prenota Vai, un chatbot per ristoranti su Messenger. Cosa mi spinge a fare tutto questo? La voglia di fare, di imparare e di mettermi alla prova!