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DNS speed test, come usarlo per migliorare le performance del sito web
Il DNS speed test è uno degli strumenti necessari per raggiungere un buon risultato in termini di performance per un sito web. Nella maggior parte dei casi, chi si avvicina a questa necessità – ovvero velocizzare il caricamento delle pagine di un portale – si limita a utilizzare gli strumenti di base per monitorare la velocità di caricamento del sito web (che è sempre un fattore di posizionamento SEO).
Sto parlando di nomi come Pagespeed Insight o Gtmetrix, tool fondamentali per valutare i risultati ottenuti con l’attività di ottimizzazione rivolta alla cache, alla compressione immagini e ai font del sito web. Ma basta questo per avere buoni risultati? Ecco come usare il test dei DNS per migliorare la risposta del server e dare una marcia in più al progetto editoriale o al tuo ecommerce.
Indice dei contenuti
Cos’è un DNS speed test e a cosa serve
Partiamo dalla base: il DNS è una configurazione dei server utile a tradurre il nome dominio (il classico www.esempio.it) nell’indirizzo IP del tuo sito web. In buona sintesi, senza DNS ogni utente dovrebbe ricordare una lunga stringa di numeri per raggiungere le tue pagine web.
I Domain Name System hanno quindi una funzione pratica. Ma possono essere un parametro da monitorare per verificare la velocità di esecuzione del server. Ecco perché devi usare i DNS speed test!
Questo strumento ti consente di tenere sotto controllo i tempi per risolvere la traduzione di un nome dominio in un classico IP. Grazie a questa verifica puoi scoprire se ci sono problemi e colli di bottiglia che in qualche modo rendono difficoltoso il caricamento a causa di una risoluzione lenta.
Da leggere: la velocità della pagina è un fattore SEO
Perché valutare la risoluzione dei DNS?
La ricerca del DNS è il primo elemento che avviene durante il caricamento di qualsiasi pagina web. L’immagine in basso mostra bene l’evoluzione di questo processo e il compito del DNS.
Il computer chiede al provider DNS l’indirizzo IP del sito in questione. Questo snodo, oltre a permetterti di avere un indirizzo human friendly, rappresenta uno dei tanti ingredienti che determina il tempo di upload di un sito web. Quindi i tempi lunghi per la risoluzione e la traduzione dei DNS comportano un peggioramento dei Core Web Vitals e in particolar modo del parametro noto come TTFB.
Vale a dire il time to first byte (tempo al primo byte) che indica quanto deve aspettare il browser dell’utente che naviga online quando deve ricevere il primo pacchetto di dati dal server. Tutto questo può influenzare negativamente anche l’user experience e la search engine optimization.
Ricorda che la risoluzione dei DNS permette di assegnare un nome ai nodi di una rete, ovvero gli host. La Reverse DNS lookup (rDNS), invece, fa il percorso inverso: risale al nome host conoscendo l’IP.
Come fare un DNS speed test utile
Ci sono diversi strumenti che consentono di effettuare un buon controllo della velocità per i DNS. Uno dei modi più noti è quello di utilizzare il comando DIG (Domain Information Groper) nel terminale del tuo computer. In questo modo puoi scoprire qual è il tempo dalla tua macchina.
- Windows: vai su Start e poi su Esegui. Digita cmd e premi Invio.
- Apple: clicca nella sezione delle applicazioni e avvia il terminal.
A questo punto devi digitare il comando time dig iltuosito.com
per ricevere l’informazione richiesta. Il Domain Information Groper viene utilizzato per interrogare i server DNS e riporta il tempo che impiega il tuo sito web a ottenere le informazioni necessarie. Ecco un esempio.
Nello specifico puoi osservare il tempo della query in millisecondi (valore impiegato dal computer per eseguire il comando) e quello reale. Vale a dire quanto ci mette la macchina per raggiungere il DNS. Ora, sottrai questi valori e hai il risultato: quanto tempo ci mette il DNS a rispondere.
Da approfondire: usare le dashboard per i core web vitals
Altri tool per valutare la velocità DNS
Esistono altre applicazioni per determinare la velocità di caricamento dei DNS, anche negli strumenti per valutare le performance dei siti web puoi trovarla. Ecco, ad esempio, i risultati di Pingdom.
Come puoi vedere dall’immagine, il tool permette di verificare la latenza del DNS. Vale a dire il tempo che impiega questo passaggio a risolversi. Puoi utilizzare questo tool per valutare i valori con precisione: ogni volta che analizzi un nuovo sito web si determina il record DNS necessario a ottenere l’IP.
Così puoi avere informazioni realistiche, però nei test successivi il tool mantiene questo valore in cache quindi i risultati potrebbero essere eccessivamente favorevoli. Non dimenticare che anche Gtmetrix permette di monitorare il tempi del DNS in waterfall, tutti gli strumenti avanzati per misurare il tempo di caricamento delle pagine web offrono questo dato. Ma come ottimizzarlo?
DNS: migliora i tempi del tuo sito web
Un buon hosting è la base di partenza per ottenere risultati degni di nota. Però per migliorare i tempi del DNS dobbiamo dare qualche attenzione in più alla possibilità di eliminare richieste inutili.
Far girare il sito web su Pingdom permette proprio di lavorare su questo punto: individua ciò che non serve ed elimina per snellire il numero delle richieste. O per alleggerire il carico di ciò che frena il valore. In questi casi, ad esempio, può essere particolarmente utile un buon CDN.
Uno degli accorgimenti più interessanti per velocizzare il sito web dopo un DNS speed test che rivela determinate falle: DNS Prefetch. Questo passaggio permette di risolvere i nomi di dominio prima che le risorse vengano richieste in modo da guadagnare una buona quantità di tempo.
Il risultato si può ottenere semplicemente analizzando il sito web con Pingdom, individuare gli elementi che danno maggiori problemi in termini di DNS e utilizzare il prefetching in questo modo.
<link rel="dns-prefetch" href="https://fonts.gstatic.com">
<link rel="dns-prefetch" href="https://www.google-analytics.com">
Usa queste stringhe (compatibili con la maggior parte dei browser) nell’intestazione del tuo sito web WordPress. Ovviamente devi personalizzare quello che viene dopo href in base alle esigenze.
Devo preoccuparmi del tempo di DNS?
Non esiste una risposta definitiva. O meglio, devi prenderti cura anche del tempo di risoluzione dei DNS. Ma è uno degli elementi necessari per ottenere un buon risultato. Che non significa raggiungere quota 100 su Pagespeed Insight o il massimo punteggio su Lighthouse o Webpage Speed Test.
Si ottimizza per offrire la migliore esperienza possibile all’utente e questo porta prima di tutto dei benefici in termini di conversione. Poi c’è il posizionamento SEO. E il DNS speed test è solo uno degli ingredienti di una ricetta speciale. Vuoi qualche consiglio in più per valutare e testare il tuo sito web?
ti aiuterò a velocizzare il sito
con una consulenza personalizzata.
Mirko Ciesco
Web Performer
Raccolgo dati dai siti per portarli ad un livello superiore! 🚀
Sono esperto in web performance, ottimizzo la SEO tecnica e miglioro l’usabilità dei siti internet attraverso la web analytics. Creo strategie vincenti partendo dai problemi delle Startup e delle aziende. Infine tengo corsi personalizzati online e in tutta Italia con la mission di rendere il web un posto migliore.