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Come fare Digital PR per fare crescere il proprio progetto sul web?
L’avvento del digitale ha messo in crisi alcuni tipi di relazione ma ne ha avvantaggiati altri, dobbiamo solo scegliere quelli giusti per il nostro progetto.
Chiunque abbia un’azienda potrebbe cercare di presentarsi nel modo migliore ai suoi clienti raccontando la propria storia e i propri valori. Si sa, chi entra in empatia e conosce alcune peculiarità di un brand è più propenso ad acquistare. In questo caso affidarsi ad una persona esperta del settore delle Digital PR può aiutarti nella corrispondenza con i Media e allargare il tuo pubblico.
Vuoi sapere come poter gestire e ampliare le relazioni nel digitale? Leggi di seguito l’intervista a Jessica Malfatto, Co-fondatrice di Digital PR Pro.
Indice dei contenuti
Cosa sono le digital PR?
Possiamo definire le Digital PR (o meglio, parlerei solo di PR, considerato che oggi non possiamo tralasciare la parte digital) come l’insieme di quelle azioni e attività che collegano un brand (o un evento, un progetto, un imprenditore, un’iniziativa) ai media. Rappresentano un vero e proprio ponte tra brand e contesti mediatici.
Ad esempio, per semplificare, nelle PR possono rientrare la costruzione di una strategia di Media Relations in cui si prevede una produzione costante di comunicati stampa (e il relativo invio ai giornalisti), oppure la ricerca di eventi (anche digitali) in cui posizionare un brand (magari attraverso l’intervista alle persone chiave di un’azienda).
O ancora l’elaborazione di ‘proposte mediatiche’ per ottenere delle interviste anche in contesti radiofonici (o a livello di podcast).
Perché sono importanti le Media Relations?
Le Media Relations contribuiscono allo sviluppo e al consolidamento (o miglioramento) dell’autorevolezza, della credibilità, della reputazione.
Agiscono sulla percezione che le persone (clienti e potenziali tali, partner, investitori, ecc) hanno di un brand (o di un personal brand).
Le Media Relations “costruiscono”, comunicato dopo comunicato e articolo dopo articolo, un solido livello di fiducia.
A parità di condizioni, qualora ci trovassimo di fronte a due aziende, saremmo maggiormente portati a fidarci di quell’impresa che ha ricevuto diverse menzioni (organiche) sui media: questo perché è come se ci trovassimo davanti a un ulteriore “bollino di garanzia”.
Come migliorare le PR in un progetto di digital marketing?
Le PR non devono e non possono sostituirsi alle azioni di digital marketing, perché si va a lavorare su livelli e con obiettivi totalmente differenti.
I risultati derivanti dalle azioni di PR, però, possono essere amplificati grazie alle azioni di digital marketing.
Deve essere presente quindi un rapporto di collaborazione e di dialogo tra le due attività. L’una non deve escludere l’altra.
Quanto sono importanti i contenuti e le storie che raccontano le aziende?
Un’impresa che decide di raccontare la propria storia e decide di farlo nel modo più trasparente possibile (e questo significa non nascondere le difficoltà e i momenti più complessi) può sicuramente avere la possibilità di intercettare l’interesse di quei giornalisti maggiormente focalizzati su queste tematiche.
Non tutti i giornalisti sono interessati alle storie d’impresa, ma c’è una sfera di media che è particolarmente ricettiva nei confronti di questi contenuti.
Si deve poi aprire necessariamente una parentesi riguardante il grado di notiziabilità della storia: ci sono storie molto notiziabili, mediaticamente interessanti, mentre altre narrazioni risultano meno “giornalisticamente adatte”.
Il consiglio, in questo frangente, è raccogliere e analizzare le storie d’impresa raccontate da determinate testate in target (es. Millionaire, Fortune Italia, Forbes, Business Insider – concentrandosi per la valutazione solo su articoli organici, non a pagamento) per comprendere quali sono gli elementi più notiziabili.
Come misurare i risultati di una campagna di Digital PR?
Misurare in senso assoluto le azioni di PR è estremamente complesso (probabilmente impossibile).
Ad esempio, qualora dovesse essere pubblicato un articolo online, su una testata autorevole, ma senza link al sito dell’azienda (ipotizziamo che si tratti di un e-commerce), difficilmente si riuscirebbe a capire (esattamente) quanti acquisti vengono portati a termine a partire da quel pezzo.
Può essere, in realtà, che l’ultimo cliente abbia letto altri 5-6 articoli (organici) prima di procedere con l’acquisto.
Ci può essere quindi una misurazione “relativa”.
In generale, si possono però applicare dei criteri quantitativi (es. quanti articoli vengono pubblicati in un preciso arco temporale) e qualitativi (es. si tratta di approfondimenti? Di semplici ‘copia e incolla’? Di interviste?) per generare una prima valutazione dell’attività.
Per approfondire: come far crescere il tuo business con un’analisi dei dati
Conclusioni
Possiamo rendere il nostro brand facilmente notiziabile se abbraccia concetti di unicità ed esclusività.
Per distinguerci dalle altre aziende dovremmo trovare elementi straordinari in grado di generare trazione in almeno uno dei principali canali di marketing.
Voi in che modo cercate di ottenere il successo?
Tag: Interviste ad esperti del web
Jessica Malfatto
PR Manager
Co-fondatrice di Digital PR Pro (Your Story SRL), boutique di PR e Media Relations con base a Milano e docente a contratto presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore (Brescia). Si occupa di consulenza e formazione (online e offline) nell’ambito delle PR e delle relazioni con i media. Autrice di “Strategie di Digital PR per startup” (Flaccovio Editore) e di “PR e Media Relations per piccole e medie imprese” (Franco Angeli).